mercoledì 16 maggio 2007

Venerdì 18 Maggio a Caldiero

La nuova lista civica Obiettivo Vivi Caldiero 2000 invita tutta la cittadinanza a partecipare alla assemblea pubblica in Sala Civica a Caldiero (Sal dei Volti - ex Municipio) alle ore 21.00 per la PRESENTAZIONE DETTAGLIATA DEL PROGRAMMA “PER VIVERE BENE A CALDIERO” E DISCUSSIONE DELLE VOSTRE PROPOSTE a sostegno del candidato sindaco

GIOVANNI MOLINAROLI.

Con voi, infatti vogliamo:
realizzare il P.A.T.I. per contenere la cementificazione; le PISTE CICLABILI;
la PISCINA COPERTA e sviluppare le TERME; più VERDE; più SCUOLE;
migliorare la VIABILITÀ; aumentare la QUALITÀ DELLA VITA e garantire un territorio vivibile; creare condizioni di SOLIDARIETÀ ed equità; realizzare un DIALOGO ed un confronto costruttivo; contribuire alla riconciliazione e alla SERENITÀ SOCIALE

4 commenti:

aldomasconale ha detto...

Posto ()l'articolo soprattutto a favore dell'ass.Pomini a fronte del suo ritenerci "impazziti" in merito.

Da L'Arena oggi:
I consiglieri di Comune e Provincia attaccano il progetto che coinvolge Verona e le città vicine
«Un errore i pedaggi in superstrada»
De Carlo e D’Arienzo: così il traffico finirà per attraversare il centro


Nel giro di pochi mesi, per percorrere le tangenziali veronesi si pagherà il pedaggio e tutto il traffico si riverserà nelle vecchie strade cittadine. Lo sostengono il consigliere comunale, Diego De Carlo, e il consigliere provinciale Vincenzo D’Arienzo i quali spiegano che, insieme alla rinnovata concessione per l’autostrada A4 alla Serenissima è stato approvato anche il progetto di unificazione delle tangenziali cittadine di Brescia, Verona, Vicenza e Padova.
Secondo i consiglieri, una simile opera che prevede di annettere l’intera tangenziale Sud, la variante di Cavalcaselle nel tratto di Peschiera e parte della Porcilana appena terminata, oltre alla cosiddetta «strada cantiere», destinata alla realizzazione della Tav tra Sona e Sommacampagna fino a Castelnuovo, rischia di diventare una «nuova autostrada». De Carlo precisa: «In sostanza tutti i collegamenti Est-Ovest, attesi da anni per bypassare i centri cittadini saranno annessi all’autostrada e resi a pedaggio con il conseguente riversamento nelle vie cittadine di un buon numero di auto e camion».
«Un simile progetto va a vanificare lo sforzo economico fino ad oggi fatto da Verona per completare i collegamenti delle tangenziali», aggiunge D’Arienzo che sottolinea anche come gli sia stata ingiustamente negata la visione dello studio di fattibilità votato insieme alla delibera regionale lo scorso 3 aprile.
I consiglieri chiedono quindi che la Provincia organizzi una conferenza di servizi con tutti i soggetti interessati per «individuare soluzioni». (g.c.)
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A.M. Comitatoveronaest

ps
Sig.Ligorio sia gentile posizioni Lei il messaggio dove più idoneo.
Ho provato postarlo diversamente ma ho imbranaggine recidiva.

aldomasconale ha detto...

Sempre a beneficio soprattutto dell'ass.Pomini,che ci ritiene impazziti, riportiamo il seguente articolo si stampa .
A.M. comitatoveronaest
""""
SABATO, 10 GIUGNO 2006
La Nuova Venezia
Pagina 13 - Economia
Via al raddoppio della Brescia-Padova
Il Cda ha deciso: nasce la «supertangenziale lombardoveneta
» Interessa una tratta di 197 km, per una spesa che
sfiora i 3 miliardi
VERONA. Il Consiglio di amministrazione di Autostrada Brescia-Padova ha approvato, ieri, la
suddivisione in due tronconi del progetto relativo alla «supertangenziale» lombardo-veneta. Nella
sede di Verona, il Cda presieduto da Aleardo Merlin ha preso in esame, e quindi deliberato, la
regionalizzazione del maxi progetto per accelerare l?iter di realizzazione. Alla luce di questa
decisione, la costruzione dell?opera avverrà attraverso due distinti bandi di finanza di progetto da
parte di Regione Lombardia e Regione Veneto. «A questo punto - commenta il presidente di
Serenissima, Aleardo Merlin - metteremo al corrente l?Anas della modifica e, una volta adeguato il
progetto, le Regioni potranno avviare la formulazione dei bandi di project financing».
Il 21 febbraio scorso, infatti, l?Anas aveva espresso parere postivo sul progetto di raddoppio della
A4 facendo propria la proposta presentata da Stlv, Società delle tangenziali Lombardo-Venete Srl(controllata da Autostrada Brescia-Padova). Il progetto prevede la realizzazione di un sistema
viario parallelo all?attuale autostrada A4 Brescia-Padova, mediante la riqualificazione e il
collegamento delle tangenziali esistenti nelle città di Padova, Vicenza, Verona e Brescia, per una
lunghezza di circa 162 chilometri. Nel piano è compresa anche la riqualificazione della tratta della
SP19 da Travagliato (innesto con la Brescia-Bergamo-Milano) a Ospitaletto e il raccordo
autostradale della Val Trompia, che collega Ospitaletto e Brescia Ovest con Concesio e la Val
Trompia, per un totale di 30,487 chilometri. Complessivamente, l?itinerario tangenziale previsto è
lungo circa 197 chilometri e, per la sua realizzazione, è stato stimato un importo complessivo pari
a 2,971 miliardi di euro.
Con la proposta inviata all?Anas, Autostrada Brescia-Padova (tramite la controllata Stlv) si è
candidata a realizzare l?intervento in project financing. In cambio, la concessionaria presieduta da
Merlin ha chiesto la possibilità di gestire la nuova infrastruttura per 40 anni. Riscuotendo i pedaggi,
a partire presumibilmente dal 2013, Serenissima ritiene, infatti, di poter remumerare
l?investimento. I tratti a pagamento, comunque, dovrebbero essere solo quelli di nuova
realizzazione: Brescia Est-Verona Sud, Verona Est-Vicenza Ovest e Vicenza Est-Padova Ovest. Il riesame del dossier relativo alla «supertangenziale» ha messo in luce anche la volontà,
espressa in conferenza Stato-Regioni, di adeguare il progetto: da una parte (quella lombarda) con
l?estensione della tangenziale da Brescia fino a Bergamo, e, all?estremo opposto, l?opportunità di
oltrepassare Padova verso est arrivando fino a Dolo (già prevista nel progetto originario). «Se
confrontandoci con la Regione Lombardia - chiarisce Merlin - emergerà questa necessità la
prenderemo in considerazione». Nella logica della divisione, Stlv (che manterrà, comunque, il
coordinamento del progetto) è stata autorizzata a costituire due sottosocietà ad hoc che
dovrebbero avere capitale iniziale di 50mila euro. Se, una volta pubblicati i due bandi regionali,
non dovessero profilarsi offerte concorrenti, la realizzazione dell?opera ricadrà su Serenissima.
(Matteo Marian)

aldomasconale ha detto...

Questo post ha intento di pura veicolazione informativa e viene comunicato anche alla terza lista(che non ha sito) presente a Caldiero.
Sig.Ligorio lo collochi dove ritiene giusto io sono riuscito solo qui.


Differenze ed omogeneità

Da L'Arena oggi:
Ieri in città il fondatore del partito azzurro ospite degli amici veronesi del Circolo. E poi a cena con Galan
«Forza Italia, la più generosa»
Dell’Utri: «Berlusconi ci sarà, non rinuncerebbe mai a Verona»


Trasferta veronese, ieri, per il senatore Marcello Dell’Utri, l’uomo che insieme a Silvio Berlusconi fondò Forza Italia. «Ma la mia», chiarisce subito, «non è una visita di carattere politico, sono venuto per salutare il mio amico Riccardo Caccia e tutti gli amici veronesi del Circolo del buon governo». Il sodalizio, uno dei molti sparsi in tutta la Penisola, che, afferma il senatore, «non c’entrano niente con il partito, anche se Forza Italia è ovviamente un punto di riferimento. Si tratta di una rete associativa che si occupa di temi culturali e che sono aperti a tutti». Ad accoglierlo nella sede del circolo in viale del Lavoro, c’erano lo stesso Caccia, presidente del Consiglio comunale, e Claudio Fiore, fondatore di Forza Italia all’ombra dell’Arena.
Dell’Utri ha poi confermato la visita in città, prevista per giovedì, di Berlusconi che ieri, per motivi di salute, aveva annullato alcuni appuntamenti elettorali. «Vedrete che verrà. Non rinuncerebbe mai a Verona, una città», confessa il senatore, «in cui verrei volentieri a vivere. Insieme a Siena e ad Erice è fra le mie preferite: Verona è ricca di cose splendide».
Di politica Dell’Utri non ha molta voglia di parlare, ma non si sottrae ai temi di questa campagna elettorale ormai agli sgoccioli. «Flavio Tosi? È bravissimo e vincerà. È vero», ammette, «che la sua candidatura è stata faticosa, ma alla fine è stato scelto all’unanimità. So anche che dentro Forza Italia qualcuno è rimasto un po’ deluso perché sperava in una personalità espressa dal partito, ma la forza più importante deve dare più sangue degli altri. A questo punto», conclude con una battuta, «potremo iscriverci tutti all’Avis, visto che siamo, in assoluto, fra i maggiori donatori di sangue».
E poi tutti a cena da Alessandro Pigozzi a Cadidavid con Galan e Tosi. «Un po’ di merito l’ho anch’io se si è arrivati alla candidatura unica», ha raccontato Galan, «consiglio a Tosi di non perdere la carica innovativa». Dell’Utri ha aggiunto: «Merito anche del sacrificio di Meocci se riconquisteremo Verona». (e.s.)

Dal blog di Grillo
Caro Beppe,
vorrei comunicare a tutti gli amici del blog l’ultima notizia scomparsa di una lunga serie. Il 15 maggio 2007 la III Corte d’appello di Milano ha condannato il senatore forzista Marcello Dell’Utri e il boss della mafia di Trapani Vincenzo Virga a 2 anni per ciascuno per tentata estorsione. Nessun giornale, a parte l’Unità e il Corriere della sera, l’ha scritto. Nessun telegiornale o programma televisivo, tranne Annozero, l’ha detto. L’Ansa, onde evitare che qualcuno se ne accorgesse, ha dedicato alla cosa ben sette righe e mezza, sotto questo titolo depistante: “Sponsorizzazioni: confermata in appello condanna Dell’Utri”. Come se il reato fosse la sponsorizzazione. Nel testo, si spiegava (si fa per dire) che l’estorsione riguardava imprecisate “modalità di sponsorizzazione della Pallacanestro Trapani”. Quanto a Virga, l’Ansa “dimenticava” di spiegare che è un boss mafioso, vicinissimo a Provenzano, arrestato dopo lunga latitanza nel 2001 e condannato all’ergastolo per mafia e omicidio.
Riepilogo brevemente i fatti. Nel 1990 il presidente della Pallacanestro Trapani, Vincenzo Garraffa, medico e futuro deputato del Pri, cerca uno sponsor per la sua squadra, neopromossa in serie A2. Publitalia, la concessionaria Fininvest presieduta da Dell’Utri, lo mette in contatto con la Dreher-Heineken. Si firma il contratto: per 1 miliardo e mezzo di lire, i giocatori esibiranno sulle magliette il logo della “Birra Messina”, marchio italiano della multinazionale tedesca. Garraffa paga la provvigione a Publitalia: 170 milioni. Ma due funzionari della concessionaria berlusconiana battono cassa e pretendono da lui altri 530 milioni, in nero. In pratica, Publitalia vuole indietro la metà del valore della sponsorizzazione, ovviamente sottobanco. Garraffa rifiuta e, ai primi del ’92, incontra Dell’Utri a Milano. Gli spiega di non disporre di fondi neri e di non poter pagare senza fattura. Dell’Utri – come denuncerà Garraffa – lo minaccia: “Ci pensi, abbiamo uomini e mezzi per convincerla a pagare”. Garraffa non paga. E, qualche settimana dopo, riceve nell’ospedale di cui è primario una visita indimenticabile: quella del capomafia Vincenzo Virga, scortato da un guardaspalle. Virga è di poche parole: “Sono stato incaricato da Marcello Dell’Utri e da altri amici di vedere come è possibile risolvere il problema di Publitalia”. Garraffa ribatte: “Senza fattura, non intendo pagare”. E Virga: “Capisco, riferirò. Se ci sono novità, la verrò a trovare…”.
L’anno seguente la Pallacanestro Trapani, nonostante i successi sul campo, non trova più uno sponsor. Garraffa s’inventa un’autosponsorizzazione antimafia, ovviamente gratuita, con lo slogan “L’Altra Sicilia”. Che gli porta fortuna: la squadra viene promossa in serie A. Maurizio Costanzo invita lui e i suoi giocatori a parlarne al “Costanzo Show”, su Canale5. Ma poi, all’ultimo momento, cambia idea e disdice l’invito. Garraffa ci vede lo zampino di Dell’Utri. E denuncia tutto ai magistrati di Palermo. Che trasmettono gli atti, per competenza, al Tribunale di Milano. Qui Dell’Utri e Virga vengono condannati per tentata estorsione aggravata a 2 anni a testa. L’altro giorno, la Corte d’appello ha confermato le condanne.
Ora manca soltanto la Cassazione. Dell’Utri intanto è stato condannato definitivamente a 2 anni per false fatture in altre sponsorizzazioni gonfiate e in primo grado a 9 anni per concorso esterno in associazione mafiosa. Naturalmente, visto il pedigree, rimane a pie’ fermo in Parlamento e viene pubblicamente elogiato per la sua “intelligenza” da diessini dalemiani come Nicola Latorre (niente a che vedere con Pio La Torre, ammazzato dalla mafia) e ossequiosamente intervistato da giornali e tv su tutto lo scibile umano, fuorchè sulle sue condanne.
Come ricorda Daniele Luttazzi nel suo ultimo spettacolo, Daria Bignardi l’ha recentemente invitato alle “Invasioni barbariche” su La7 e ha subito premesso: “Non parliamo dei suoi processi”. Dell’Utri, comprensibilmente, non ha avuto nulla da obiettare. Anzi, ha aggiunto che il suo giornalista preferito è Luca Sofri. Che, guardacaso, è il marito della Bignardi. Ecco, dei processi di Dell’Utri è meglio non parlare mai. Il senatore ha uomini e mezzi per convincere."
Marco Travaglio

aldomasconale ha detto...

differenze e dis-omogeneita'.
Ecco il confronto !?
Giovedì 24 Maggio 2007


CALDIERO. Confronto Molinaroli, Verzini e De Robertis
Le idee dei candidati sindaco su terme, scuole e viabilità


Caldiero. Gestione e sviluppo delle terme, spazi scolastici e viabilità. Sono questi i tre temi che hanno tenuto banco nella campagna elettorale e sui quali abbiamo messo a confronto i tre candidati sindaci delle tre liste: Obiettivo Vivi Caldiero 2000, Progetto Caldiero e Lo Sperone.
Sul complesso termale Giovanni Molinaroli (Obiettivo Vivi Caldiero) dichiara: «Abbiamo in programma un progetto di sviluppo termale. Per far questo intendiamo concedere ai privati l’area di sviluppo che dalla piscina coperta va fin sotto il Monte Rocca, dove si potranno ricavare altre strutture e inoltre recuperare gli edifici all’ingresso dei bagni. Intendiamo salvaguardare le fonti, valorizzare le acque termali e avviare l’imbottigliamento dell’acqua termale».
Giorgio Verzini (Progetto Caldiero): «E' importante che i privati compartecipino alla gestione dell’impianto, ma anche al finanziamento delle nuove strutture, in primis della piscina coperta, per non gravare sulle tasche dei cittadini. La nuova piscina dovrà essere gestita direttamente dai privati».
Giancarlo De Robertis Lombardi (Lo Sperone): «Il complesso termale è stato ampliato con molti investimenti, quasi tutti a carico del bilancio del Comune, ma con una rendita finanziaria molto modesta e solo con piccoli vantaggi per i caldieresi. E' necessario ed urgente affidare la gestione delle terme a manager ed esperti del settore che garantiscano investimenti di capitali ed una rendita per le casse comunali più consistente, da impiegare per le opere pubbliche del paese».
Secondo tema quello delle scuole dell’obbligo, che chiedono nuovi spazi. Come intervenire?
Giovanni Molinaroli: «Intendo ampliare la scuola elementare esistente. Poi esamineremo il da farsi anche sugli altri plessi: si potrà intervenire anche sulla scuola media».
Giorgio Verzini: «Siamo in grande ritardo: manca l’asilo nido, gli spazi sono carenti perché le strutture scolastiche non sono state adeguate all’incremento della popolazione ed occorre individuare dove realizzare un polo scolastico unico per il futuro. Occorre intervenire sulle strutture scolastiche coinvolgendo i privati che stanno costruendo nelle nuove aree residenziali, in modo che prevedano in esse anche nuove strutture scolastiche».
Giancarlo De Robertis: «La scuola elementare è stata più volte ampliata, ma rimane tuttavia un edificio di vecchia data. Proponiamo di ripensare la collocazione delle scuole elementare e media, con la prospettiva di realizzare un polo scolastico unico, che finanzieremo con la vendita dell’attuale campo sportivo».
Quali interventi sono più necessari per migliorare la sicurezza sulle strade?
Giovanni Molinaroli: «Occorre che gli enti superiori completino al più presto il collegamento tra la nuova Porcilana e Caldierino e dalla strada regionale fino a via Corazza a Colognola. Come Comune, interverremo per realizzare il collegamento ciclopedonale da via Don Minzoni alla stazione, lungo il lato sud di viale della Stazione, per mettere in sicurezza sia i residenti, sia quanti vanno in stazione. Poi completeremo il percorso ciclopedonale tra il capoluogo e la Caldierino, lungo via Spezieria».
Giorgio Verzini: «Limiterò a residenti e frontisti le strade interne ai quartieri. Non serve mettere in queste (vedi quartiere Gardenia) il limite dei 30 chilometri orari, che toglierò. Interverrò in sede dell’Unione dei Comuni di Verona Est per far togliere pure i sistemi di videocontrollo ai semafori della provinciale e della strada regionale, che sono pericolosi. Installerò al loro posto, e su tutte le strade principali del paese, i tabelloni elettronici che indicano le velocità dei mezzi in transito, perché intendo fare prevenzione e non repressione».
Giancarlo De Robertis: «È necessario un piano per la viabilità che preveda scorrimenti diversificati per le vie principali in ingresso e in uscita, dove il controllo dei vigili, più che delle telecamere, dovrà essere intensificato. Nelle vie di quartiere metteremo limiti di velocità ridotti. Inoltre bisogna mettere in sicurezza gli incroci pericolosi e realizzare percorsi ciclopedonali che permettano ai residenti di spostarsi da una parte all’altra del paese e di raggiungere i paesi vicini».
Zeno Martini